LA GRAVIDANZA ISTERICA (PSEUDOCIESI)

Parliamo oggi di un fenomeno molto frequente tra i cani, la Pseudociesi, ovvero la gravidanza isterica.

In cosa consiste?

E’ un fenomeno fisiologico tipico del cane, che determina a circa due mesi dalla fine del calore una serie di manifestazioni a carico di ghiandole mammarie (ingrossamento e produzione di siero e/o latte) e, molto più raramente, della sfera comportamentale (ricerca e preparazione del “nido”, tentativo di allattamento di giochini, aumento dell’aggressività).

Perché accade?

Da un punto di vista fisiologico questo fenomeno è dovuto al fatto che all’estro (o calore), a prescindere dal fatto che l’animale si sia o no accoppiato, succede una fase detta di estro, nella quale risulta presente nell’ovaio un corpo luteo che per diverse settimane continua a secernere progesterone.
Ad un certo punto (alla fine dell’ottava settimana se la femmina è gravida, dalla sesta alla dodicesima se non lo è) il disfacimento del corpo luteo (luteolisi) porta ad un brusco calo di questo ormone e ad un conseguente aumento della secrezione di prolattina, che è alla base della produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie e, secondariamente, alla base del cosiddetto “istinto materno”.

gravidanza_isterica2-300x225Quali soggetti interessa?

Tutti quelli di sesso femminile con un apparato riproduttivo sano.
Questo significa che, in maggiore o minore misura, qualunque cagna avrà, a circa due mesi dal calore, per lo meno un aumento delle ghiandole mammarie ed una minima secrezione sierosa da queste.

Quando è da considerarsi patologica?

Quando la lattazione diventa eccessiva; quando la cagna fa aumentare la produzione di prolattina (e quindi di latte) succhiandosi i capezzoli; quando è in atto una mastite o ne sussiste un evidente rischio; quando le alterazioni comportamentali diventano eccessive o comunque non gestibili dal proprietario.

Come intervenire?

Nel 95% dei casi non dobbiamo fare assolutamente nulla: come detto, la pseudociesi è un fenomeno del tutto naturale ed in quanto tale si autolimita in un periodo variabile da una a tre settimane.
Nel restante 5% dei casi, di solito è sufficiente eliminare i giochini (soprattutto quelli che fanno piopio), aumentare l’attività fisica e ridurre di un 20% l’apporto calorico. Qualora questi rimedi non risultassero sufficienti, è il caso di intervenire con antiprolattinici come il Galastop, oppure programmare la castrazione del soggetto.